“Suggestioni di costumi sardi portate a confrontarsi con la contemporaneità, il vestire delle campagne come ispirazione per uno stile metro-etnico, elementi di grande ricchezza decorativa che si innestano su abiti dalle linee essenziali, mix-match di ricco e povero, maschile e femminile, decorazione e struttura, forma e funzione.
E’ una donna, quella vestita Antonio Marras, che si pensa forte e fiera, lo è, e non ha paura di sembrarlo: tenera e guerriera, romantica e coraggiosa: come le migranti sarde in Argentina, Eleonora Giudicessa d’Arborea, le lavoratrici delle miniere di carbone, la principessa Adelasia di Torres. Le donne di Marras portano sul loro abito storie e memorie, non soltanto preziosismi d’atelier.”